Quali sono i benefici della camminata per gli anziani?

Tra le varie attività che portano benefici al corpo, camminare è certamente una delle più sicure e piacevoli nonché, priva di controindicazioni.

21 giugno 2023
  • condividi su whatsapp
Quali sono i benefici della camminata per gli anziani? Quali sono i benefici della camminata per gli anziani?

Camminare fa bene soprattutto per chi ha già superato i 65 anni. Perché? Leggi il nostro articolo e scopri tutti i benefici della camminata per gli anziani.

La camminata negli anziani: i vantaggi

Perché gli anziani devono camminare? La camminata fa bene, a tutti, e offre svariati vantaggi in particolare agli anziani, perché limita il naturale processo di invecchiamento legato al corpo e alle articolazioni nonché la sarcopenia, ovvero la perdita di massa muscolare.

Un esercizio costante limita inoltre il processo di osteoporosi e agisce notevolmente sull’equilibrio, riducendo il rischio di pericolose cadute, causa di danni gravissimi nel soggetto anziano.

In assenza di particolari disturbi deambulatori, le persone anziane possono mantenersi in forma attraverso la pratica della camminata, che favorisce inoltre il processo di riduzione di colesterolo, brucia le calorie, protegge l’apparato vascolare e l’abbassamento della pressione arteriosa migliorando la circolazione sanguigna.

I benefici psicologici

La camminata apporta ai soggetti anziani anche numerosi benefici psicologici: favorisce la produzione di endorfine, che agiscono direttamente sull’umore nonché sulla percezione del dolore.

Questa attività stimola il soggetto a recarsi fuori dalle mura domestiche, favorendo la socialità e il contatto con l’aria aperta, visitando luoghi nuovi e costruendo relazioni diverse.

Accresce l’autostima e genera un senso di realizzazione personale e i benefici aumentano se l’attività è svolta in spazi verdi e naturali

La camminata può influire positivamente anche sulla determinazione: il conseguimento degli obiettivi prefissati (per esempio percorrere un km, oppure il giro intero di un parco) genera infatti soddisfazione e gioia.

Camminata veloce: va bene nel soggetto anziano?

La camminata veloce, anche detta camminata sostenuta fa riferimento ad un’attività in cui il battito cardiaco tende a variare dal 60% all’80% circa della frequenza cardiaca massima (anche nota come FCmax), cioè il numero più alto di battiti al minuto che il cuore compie sotto sforzo.

L’allenamento può portare anche una persona over 65 ad ottenere buoni risultati senza riscontrare particolari criticità, garantendo i benefici citati in precedenza.

Questa tipologia di camminata richiede però un buon equilibrio e, nei soggetti anziani, il rischio di caduta è più frequente e un cuore sano.

Ecco perché, ovviamente, si consigliano sempre preventivamente una visita cardiologica nonché dello stato generale di salute che offrano una panoramica del quadro clinico del soggetto, stabilendo, tra le altre cose, il giusto range cardiaco – ovvero la frequenza ideale dei battiti del cuore entro cui svolgere l’attività - ai fini di evitare rischi ed incidenti.

L’ipertensione, l’ipotensione, l’artrite o i problemi cardiovascolari sono condizioni per le quali è sconsigliato svolgere questo tipo di attività.

La camminata lenta: l’attività ideale per il soggetto anziano

La camminata lenta si svolge ad una velocità inferiore ai 5 km/h, e coinvolge circa 80 passi al minuto, portando vantaggi diversi, tra cui il beneficio della socializzazione, laddove praticata insieme ad altre persone, nonché l’aumento del buon umore e la crescita dell’autostima. 

Il lavoro che svolge sull’equilibrio è ottimale e favorisce il dual tasking, ovvero l’esecuzione di un movimento fisico (camminare) con un compito mentale (parlare), cosa che invece non accade praticando la camminata veloce, perché l’energia del soggetto si concentra unicamente nello svolgimento dell’attività sportiva.

Come stimolare l’anziano nella pratica?

Anzitutto, con quale frequenza camminare?

Secondo l’OMS, l’attività dovrebbe essere svolta per 2 ore e mezza a settimana, 3/5 volte a settimana, in sessioni di 20/30 minuti.

Stimolare l’anziano nel praticare la camminata è sempre difficoltoso in quanto i soggetti in età avanzata hanno paura di cadere provocando danni, anche gravi.

Una buona gradualità ed obiettivi realistici e raggiungibili sono alcuni tra i suggerimenti più efficaci, perché danno soddisfazione lavorando in modo positivo sull’autostima.

Anni Azzurri, attraverso una rete di RSA dislocate su tutto il territorio, fornisce servizi per l’anziano che guidano alla cura e al benessere generale.

Torna alle notizie