Nelle RSA nascono i comitati ospiti

Un’iniziativa per incentivare la collaborazione positiva con il personale. La visione di partite di calcio, l’introduzione di alimenti specifici nelle diete e l’attivazione di servizi per la cura del sé le prime richieste.

01 febbraio 2024
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Nelle RSA nascono i comitati ospiti Nelle RSA nascono i comitati ospiti

Migliorare la qualità della vita in RSA partendo dalle proposte di chi le abita. Nelle strutture Anni Azzurri Gruppo KOS, ha preso il via l’esperienza del comitato ospiti, per garantire il massimo livello di assistenza possibile e benessere globale. L’iniziativa nasce per incentivare in modo attivo la collaborazione positiva tra il personale delle strutture e gli ospiti, riconoscere e valorizzare le necessità, le richieste e i valori delle persone assistite.

Il comitato permette la costante partecipazione degli ospiti alla organizzazione della vita in struttura, con lo scopo di creare un circolo virtuoso di suggerimenti e proposte per migliorare i programmi di cura, assistenza e attività.

Già istituiti in 34 strutture, entro maggio 2024 saranno attivi nelle restanti residenze del Gruppo.

Chiara Monti, Direttrice Medica Anni Azzurri Gruppo KOS:”Lavoriamo per migliorare costantemente la qualità dei servizi offerti e crediamo che la trasparenza sia un valore e un metodo di lavoro imprescindibile a tutela dei nostri ospiti. Per questo motivo abbiamo fortemente voluto istituire i comitati di rappresentanza nelle nostre strutture per offrire a tutti gli ospiti la possibilità di contribuire attivamente al miglioramento della qualità dei servizi. I nostri ospiti hanno accolto positivamente l’iniziativa, dalla fase di costituzione dei comitati prendendo parte con grande entusiasmo all’elezione dei rappresentanti, ai primi incontri con la presentazione di suggerimenti e richieste.”

Nei primi mesi dall’introduzione dei comitati sono già diverse le iniziative attivate grazie alle richieste degli ospiti. Nella residenza San Lorenzo è stata organizzata la visione della finale di Coppa Italia di calcio; nella stessa struttura il comitato ha espresso soddisfazione per la qualità del cibo. Nella residenza Santa Maria in Chienti la merenda è stata integrata con l’introduzione di cibi specifici. Nella residenza Beato Angelico (Borgo San Lorenzo, FI) sono stati ripristinati alcuni servizi per la cura del sé, che si sono aggiunti ad altri servizi già presenti, e sono stati formulati suggerimenti in merito a feste in struttura con parenti e gite fuoriporta.

Sul Corriere della Sera l'intervista a Annamaria Manin, 88 anni eletta presidente degli anziani nella RSA Navigli.

Come funzionano i Comitati Ospiti

La Direzione Medica e Qualità Anni Azzurri ha redatto un apposito regolamento sulla costituzione e funzionamento del comitato con la collaborazione dei coordinatori regionali, direttori, direttori sanitari e coordinatori infermieristici di area. Ciascuna RSA favorisce la formazione di un proprio organo composto da cinque ospiti eletti da un’assemblea costituita da almeno il 10% dei degenti presso la struttura. Il comitato resta in carica per due anni, riunendosi almeno due volte l’anno e ogni qualvolta lo ritenga utile ed è dotato di un presidente eletto, responsabile della convocazione dell’assemblea e avente la funzione di portavoce presso la direzione. 

Dove sono attivi i Comitati Ospiti

Le prime strutture ad aver eletto il comitato ospiti nel corso della seconda parte del 2023 sono state le residenze San Lorenzo (Gattinara, VC), Villa Clarice (Cermenate, CO), San Giuseppe (San Benedetto Del Tronto, AP) e Santa Maria in Chienti (Montecosaro Scalo, MC).
Progressivamente sono stati attivati in altre residenze fino a coinvolgere ad oggi il 57% delle strutture del Gruppo.

Entro maggio 2024, i comitati saranno eletti nelle restanti strutture, ad eccezione delle residenze già dotate dei cosiddetti comitati misti, ossia organi di rappresentanza formati da ospiti e familiari: un’esperienza avviata dal Gruppo da alcuni anni, che grazie alla partecipazione degli ospiti e dei loro familiari sta contribuendo al costante miglioramento della qualità e alla efficienza dei servizi di cura e assistenza. Nelle strutture che ospitano quasi esclusivamente persone non autosufficienti viene invece indicato un portavoce.

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